Via S. Cosimo 3 (Istituto delle Suore "Figlie di Gesù") - 37100 Verona (VR)
Presentazione
L'area archeologica rinvenuta sotto l'Istituto delle Suore "Figlie di Gesù" include un breve tratto delle mura repubblicane e di quelle di Teodorico, i resti di un'abitazione romana e parte di un torrione pentagonale.
Storia della ricerca e degli studi
Gli scavi furono eseguiti tra il 1970 e il 1975 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, in occasione dei lavori dell'Istituto per l'infossamento delle cisterne del gasolio.
Contesto geografico e urbanistico
Verona sorge ai piedi dei monti Lessini e ad una trentina di chilometri ad est del Lago di Garda. Essa si colloca nell’ansa formata dal fiume Adige al suo ingresso nella Pianura Padana, ad una quota di 59 metri sul livello del mare. L’area archeologica oggetto di questa visita si colloca nel centro storico di Verona, poco a nordest dell’Arena e marcava, in epoca romana, il limite della città.
Cronologia
I sec. a.C. (metà) - III sec. d.C. (seconda metà)
Mura e domus romane (Istituto delle “Figlie di Gesù” a Verona)
L’area archeologica oggetto di questa visita conserva evidenza di parte delle cinte murarie di Verona romana e tardoantica e di una domus di epoca augustea. Ubicata nell’ansa del fiume Adige, Verona romana era naturalmente cinta sui lati nordorientale e nordoccidentale dal corso d’acqua, mentre rimaneva accessibile su quello meridionale. Intorno alla metà del I sec. a.C. venne pertanto costruita una cinta muraria che partiva all’altezza dell’odierno Ponte Vittoria e che procedeva nel senso dell’attuale Via Diaz fino a Via Leoncino, dove piegava ad angolo quasi retto in direzione nord-nordest e procedeva secondo l’orientamento di Via Leoncino stessa fino al fiume. Di questa cinta è oggi visibile, in questa area archeologica, parte del tratto orientale (in pianta: B). Questa cinta muraria venne ripristinata nel corso del III sec. d.C. dall’imperatore Gallieno, che fece inoltre aggiungere torrioni quadrangolari lungo tutto il tracciato. In un momento compreso fra l’età di Gallieno e quella di Teodorico questo torrione venne rinforzato con la costruzione di uno sperone in blocchi calcarei, qui ottimamente conservato (in pianta: C). In epoca tedoriciana venne costruita una nuova cinta muraria di Verona, arretrata di circa 10 metri rispetto a quella tardorepubblicana. Di questa è possibile vedere oggi un breve tratto (in pianta: A), conservato all’interno del muro perimetrale dell’area archeologica. Addossata alle mura tardorepubblicane si conservano i resti di una domus romana, riferibile ad età augustea (in pianta: D). Si tratta principalmente di due grandi ambienti, separati da stretti vani, che si affacciavano su un ambulacro porticato, forse parte di una corte colonnata. I pavimenti degli ambienti principali sono in marmo (opus sectile) e in mosaico e presentano decorazioni a motivi geometrici; il terzo ambiente e i due vani di passaggio sono pavimentati con un battuto di scaglie, mentre il portico aveva un pavimento in cocciopesto punteggiato di tessere bianche e nere. L'edificio è riferibile ad un periodo compreso fra la fine del I sec. a.C. e il I sec. d.C.
Accesso
Tipo di Accesso: Solo su prenotazione Su prenotazione; Visitabilità: Interno; Biglietto: No;
Accesso per le Scuole Su prenotazione allo 045 8003894


Tempo suggerito per la visita (in minuti): 40
Servizi per l'utenza
Servizi didattici
Guide a stampa
Dattiloscritto descrittivo del sito, disponibile in prestito presso la portineria dell'Istituto.
Visite guidate
Bibliografia di riferimento
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