Via G. Negri 9/c - 35042 Este (PD)
Tel. 0429 2085 - Fax 0429 603996 |
Sito Web http://www.atestino.beniculturali.it/index.php?it/2/il-museo |
Presentazione
Il Museo Nazionale Atestino si trova dal 1902 nel Palazzo Mocenigo (fine XVI secolo), il quale ingloba nella facciata un tratto della cinta muraria del trecentesco castello dei Carraresi. Al suo interno le sale, denominate con i numeri romani I-XI e allestite secondo un ordine cronologico, ci introducono alla conoscenza delle varie civiltà che si succedettero nel centro di Este e nel territorio circostante, dalle età più antiche all’epoca romana e oltre, nel Medioevo e nel Rinascimento. Il percorso di visita ha inizio nella Sala I, al piano nobile del palazzo, dedicata alle raccolte preistoriche, dal Paleolitico alla fine dell’età del Bronzo; le altre sale (II-V) sono dedicate al centro veneto di Este (X-III sec. a.C.) di cui sono presentati, con una suddivisone a tema, gli abitati, le necropoli e i santuari. Al piano terra sono esposte, nelle sale VI-X, le testimonianze del centro romano di Ateste connesse alla vita pubblica e a quella privata, ai culti e agli aspetti funerari. Nell’ultima sala sono raccolti alcuni monumenti medioevali e rinascimentali e una ricca collezione di ceramiche.Storia della collezione museale
Il museo fu istituito nel 1834 come Museo Civico Lapidario per merito dell’allora podestà Vincenzo Fracanzani. Il primo nucleo era formato dalle collezioni Alessi e Contarini (principalmente iscrizioni romane su pietre e marmi) ospitate nell’oratorio di Santa Maria della Confraternita dei Battuti all’interno del convento di San Francesco. A seguito degli straordinari rinvenimenti nelle necropoli preromane nel 1876 il museo cambiò la sua denominazione in Museo Euganeo-Romano. Successivamente, su richiesta del Comune di Este, il museo divenne statale e con la denominazione di Museo Nazionale Atestino fu aperto al pubblico il 6 luglio 1902 nell’attuale sede di palazzo Mocenigo. Tra gli elementi originali del palazzo si segnalano, al piano superiore, le volte affrescate nel XVII secolo da Giulio Carpioni. Chiuso nel 1979 per problemi statici, il Museo fu riaperto al pubblico nel 1984 con un allestimento rinnovato che si sviluppa dal Paleolitico all’età medievale- rinascimentale e oltre fino all’Ottocento-inizi Novecento. Le raccolte provengono dal centro preromano e romano di Este e dal territorio circostante; esse inoltre sono frutto principalmente di ricerche condotte quasi ininterrottamente dagli ultimi decenni dell’Ottocento ai giorni nostri.
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Accesso
Tipo di Accesso: Negli orari di apertura;
Biglietto: Si;
Prezzo: 4 € intero; 2 € ridotto (cittadini dell’Unione Europea dai 18 ai 25 anni); gratuito per i cittadini dell’Unione Europea fino a 18 anni e sopra 65 anni e per le Scuole.;
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Orari
Tempo suggerito per la visita (in minuti): 120 |
Servizi per l'utenza
![]() ![]() ![]() In ogni sala si trovano una o più sedie. |
Servizi didattici
![]() Brochure anche in inglese e tedesco ![]() Italiano ![]() Italiano, Inglese, Francese e Tedesco ![]() Italiano ![]() All’ingresso è presente una postazione computerizzata che consente un percorso virtuale di approfondimento dei contenuti del museo. ![]() ![]() Su prenotazione, gestite da Studio D: tel. 049 8360553, 348 2858309; e-mail: info@studiodarcheologia.it ![]() Su prenotazione, gestite da Studio D: tel. 049 8360553, 348 2858309; e-mail: info@studiodarcheologia.it ![]() Su prenotazione, gestito da Studio D: tel. 049 8360553, 348 2858309; e-mail: info@studiodarcheologia.it ![]() Accesso su richiesta ![]() Sala polivalente |