Via Canoniche 5-9 - 31100 Treviso (TV)
Presentazione
L’area archeologica al di sotto di Via Canoniche a Treviso conserva i resti di un battistero paleocristiano a pianta circolare del quale rimangono parte delle strutture e consistenti lacerti musivi.
Storia della ricerca e degli studi
Gli scavi furono condotti nel 1967 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, nel corso dei lavori per la risistemazione della piazzetta in Via Canoniche.
Contesto geografico e urbanistico
Treviso sorge sulla media pianura veneta, in una zona ricca di risorse idriche e di fiumi di risorgiva. Corso d'acqua principale è il Sile che nasce a 15 km a ovest di Treviso e che, dopo averne bagnato le mura meridionali, piega in direzione sud-est verso la Laguna Veneta. L’area archeologica oggetto di questa visita si colloca all’interno del centro cittadino odierno e nel cuore dell’impianto urbano romano.
Cronologia
IV sec. d.C. (prima metà)
Mosaico tardoantico (Via Canoniche a Treviso)
Poco al di sotto di Via Canoniche si conservano i resti di un edificio della Treviso tardoantica. Si tratta di un ambiente circolare di circa 10 metri di diametro, cinto da sette esedre larghe circa 4,5 metri e profonde 4 metri. Al centro di questa sala circolare sono i resti di una probabile vasca in lastre marmoree. Il tracciato planimetrico dell’edificio non è completo e non è quindi possibile sapere né dove né come fosse sistemato l’ingresso. Tanto l’ambiente centrale che le esedre erano pavimentate a mosaico, di cui rimangono oggi a vista ampi lacerti. Il mosaico si articola in tre fasce concentriche: esterna, intermedia e interna. La fascia esterna rappresenta coppie di delfini con le code intrecciate a un tridente, ritmate da un motivo stilizzato che forse vuole rappresentare una conchiglia attorta. Nella zona intermedia, che è la più vasta, si snodano tralci di vite con uccelli e amorini occupati nella raccolta dell’uva e con una testa femminile che rappresenta certamente una stagione, probabilmente l’autunno. La fascia interna, infine, è ornata di pesci e conchiglie. L’articolazione planimetrica e la decorazione musiva hanno suggerito una datazione dell’edificio alla prima metà del IV sec. d.C. e una sua interpretazione come primitiva aula battesimale trevigiana; per altri autori non è tuttavia escluso che l’impianto sia riferibile a un complesso residenziale urbano di proprietà aristocratica, solo successivamente trasformato in battistero.
Accesso
Visitabilità: Esterno; Biglietto: No;
Accesso per le Scuole


Tempo suggerito per la visita (in minuti): 20
Servizi per l'utenza
Servizi didattici
Pannellistica
Bibliografia di riferimento
Bertacchi L., Architettura e mosaici, in Da Aquileia a Venezia: una mediazione tra l'Europa e l'Oriente dal II secolo a. C. al VI secolo d. C., Milano 1980, pp. 332-333.
Malizia A., Treviso, in Il Veneto nell'età romana, II, a cura di Cavalieri Manasse G., Verona 1987, pp. 352.
Bonetto J., Veneto (Archeologia delle Regioni d'Italia), Roma 2009, pp. 483-484.