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Scheda

Museo della Bonifica – San Donà di Piave

Viale Primavera 45 – 30027 San Donà di Piave (VE)
Tel. 0421 42047 – Fax 0421 41334
Presentazione


Il Museo della Bonifica di San Donà di Piave raccoglie immagini, oggetti e plastici, organizzati secondo un criterio espositivo cronologico e tipologico, che illustrano le grandi opere di risistemazione del territorio sandonatese, dall’antichità ai giorni nostri. La peculiarità di questa struttura museale è quella di mantenere uno stretto legame con il territorio (ecomuseo), diventando punto di incontro e luogo di comunicazione con la popolazione di San Donà. Il museo si compone di diverse sezioni: Archeologica, Etnografica, Bellica, Naturalistica, nonché una dedicata specificatamente alla Bonifica.

Storia della collezione museale

L’edificio, all’interno del quale è ora ospitato il Museo della Bonifica, nacque nel 1967 come convento delle Clarisse, ma già nel 1982 fu acquistato dal Comune con la finalità di accogliere il copioso materiale demoantropologico relativo alla civiltà contadina e alle vicende legate alla grande opera di bonifica del territorio sandonatese. Il museo, inaugurato nel 1983, fu poi ampliato nel 1998, con l’accorpamento di una nuova ala in cui trova collocazione anche la raccolta archeologica.

Descrizione

La prima sala è dedicata al popolamento del territorio sandonatese a partire dall’epoca preistorica.
La più antica frequentazione avvenne durante il Mesolitico (8000-4500 a.C.), epoca in cui furono prodotti i numerosi manufatti litici, in osso e corno raccolti all’interno della vetrina posta al centro del vano; tra questi ricordiamo un lisciatoio e un percussore in pietra verde (da Formighè), bulini, grattatoi, punte, lame, due esempi di corna di cervidi lavorate e un osso usato come strumento a punta.
Durante la media età del Bronzo si ebbe un ripopolamento sistematico del territorio, con il conseguente stanziamento antropico lungo dossi di origine fluviale oppure presso paleoalvei (soprattutto quello del Piave). Le testimonianze di questa fase sono esposte all’interno della vetrina centrale, dove sono raccolti diversi esempi di ceramica preistorica (frammenti di olle decorate, taralli e frammenti di coppe ansate) e macine in pietra per cereali, provenienti da Formighè.
La vetrina sulla destra è dedicata ai ritrovamenti di Fossà, che testimoniano l’esistenza di un’area santuariale dedicata dai Veneti antichi alla dea Reitia. Questi reperti consistono in coppe in ceramica grigia di tipico impiego rituale (IV-II sec. a.C.) e in ossa di animali (bovini, suini e ovini).
All’interno della sala vi sono anche tre vetrine che espongono materiale ceramico di epoca romana, proveniente da Cittanova (tegole bollate, bolli laterizi, frammenti di ceramica sigillata gallica e africana e un frammento di tessera in piombo), da Grassaga, località S.Teresina e fondo Giol (tegole bollate e bollo laterizio romano) e da San Donà di Piave, località Fiumicino e Cà Treviso (bolli laterizi).

La seconda sala raccoglie testimonianze preromane del Sandonatese, che forniscono informazioni sui complessi abitativi e sui centri di produzione veneti tra il IV e il I sec. a.C., sino alla fase di romanizzazione.
All’interno della vetrina sono presenti numerosi frammenti di ceramica grigia (coppe, ciotole-coperchio, brocche e grandi olle) con iscrizioni venetiche (IV-II sec. a.C.), etrusche (IV sec. a.C.) e latine (II-I sec. a.C.), pareti di grandi dolii decorate con cordoni a rilievo (V-III sec. a.C.) e frammenti forati della camera di cottura di un forno (IV-II sec. a.C.), da Fossà, località Cà Treviso.
Accanto a questi sono conservati altri reperti più antichi, che testimoniano la presenza di collegamenti e traffici con l’Italia del Sud, l’Oriente e il mondo celtico; tra questi ricordiamo: un rhyton con testa di satiro (V sec. a.C.), due frammenti di coppe in ceramica attica (V sec. a.C.), una statuetta mutila del dio Thot in basalto nero (VI-IV sec. a.C.), un gancio di cintura traforato in bronzo (V sec. a.C.), oltre a un collo d’anfora con iscrizione in lingua venetica, il cui contenuto riporta però ad un’influenza celtica (II sec. a.C.).
Sul fondo della sala si trova una grande vasca rettangolare in pietra, il cui uso originario era probabilmente di tipo funerario (sarcofago).

L’ultima sala, piuttosto ampia, è dedicata ai reperti che documentano la penetrazione romana nel territorio del Basso Piave, avvenuta grazie alla grande arteria di comunicazione, la via Annia, che congiungeva Adria ad Aquileia, e agli importanti corsi d’acqua che interessano il territorio sandonatese, e consolidatasi mediante le imponenti opere di bonifica e di centuriazione del terreno.
Al centro della sala spiccano una ricostruzione delle diverse tipologie di sepolture in uso durante il periodo romano (entro anfora segata, “alla cappuccina”, entro cassetta di laterizi ed entro cista calcarea) e una riproduzione dei diversi strati che compongono le strade romane. Si segnala anche la presenza di un miliare rinvenuto al lato della via Annia, in località Fiorentina, con dedica a Valentiniano II, Teodosio I e Arcadio (388 d.C.).
Il percorso prosegue con una vetrina che espone le testimonianze scoperte in località Fossà; tra queste segnaliamo ciotole in ceramica a vernice nera (III-II sec. a.C.), olle in ceramica grezza da cucina (I sec. d.C.), bicchieri e ollette a pareti sottili (I-II sec. d.C.), diversi esempi di ceramica sigillata nord-italica (I sec. d.C.) e africana (IV sec. d.C.), tegole con bolli (I-II sec. d.C.), due esempi di lucerne “a canale chiuso” e un collo d’anfora olearia “Dressel 6” con tappo (I-II sec. d.C.). Accanto agli oggetti in terracotta sono presenti anche una punta di lancia in ferro temprato (III-IV sec. d.C.), frammenti di coppe e balsamari in vetro soffiato (I-II sec. d.C.), un tintinnabulum (campanellino) in bronzo (I-II sec.d.C.), una fibula “ad arco” in bronzo, punte di freccia in ferro (III- I sec. a.C.) e un mortaio in pietra.
I reperti contenuti nella vetrina successiva provengono da diverse località comprese nell’agro centuriato a sud di Oderzo (cui si riferisce un pannello); tra questi vi sono frammenti di un’olla protostorica e di una lamina votiva (IV-III sec. a.C.), un basamento di candelabro in bronzo (I sec. d.C.), diversi pesi in piombo per stadera (I-II sec. d.C.) e in terracotta da telaio e per reti da pesca, una lama di vomere d’aratro in ferro temprato (I sec. d.C.), una porzione di macina in pietra, un collo d’anfora olearia “Dressel 6” (I-II sec. d.C.), alcune tegole bollate (I-II sec. d.C.), una lastra architettonica in pietra decorata con motivo vegetale (I sec. d.C.), un vago di collana in pasta vitrea (I-II sec. d.C.), alcune coppe baccellate e balsamari in vetro soffiato (I-II sec. d.C.). Accanto ai pannelli che illustrano i vari aspetti della centuriazione, è presente la riproduzione di una groma, lo strumento usato dai Romani per tracciare sul terreno gli allineamenti ortogonali dell’agro. Si segnala poi la teca che raccoglie una nutrita collezione numismatica, composta da monete, per la maggior parte provenienti da Fossà e Cittanova, che coprono un arco cronologico compreso tra l’età repubblicana (II-I sec. a.C.) e il V sec. d.C.
La terza vetrina contiene le testimonianze del sito di Fiorentina-Fondo Pellizzaro, posto lungo il dosso fluviale del canale Piveran, antico ramo del Piave. I materiali esposti sono perlopiù fittili (frammenti d’anfore, di olle in ceramica da cucina, di coppe in ceramica protostorica, di ciotole-coperchi e pesi da telaio), ma sono presenti anche manufatti in pietra (parte inferiore di una macina, peso per bilancia di forma globulare, frammenti di un orologio solare e di un mortaio con foro versatore), metallici (pesi in piombo per stadera, due piccoli tintinnabula in bronzo e una fibula con croce latina e terminazione “a cipolle”) e di altro genere (trottolina frammentaria in argilla, una capocchia di ago crinale, lacerti pavimentali e tessellati policromi). Al centro della vetrina si trova anche la ricostruzione di un telaio con pesi troncoconici fittili.
L’ultima parte della sala è riservata al sito di Eraclea Veneta–Cittanova, dove la presenza antropica ebbe inizio durante l’età del Bronzo e continuò fino al periodo del dominio della Serenissima. Alla fase romana di questo sito è dedicata un’intera vetrina, all’interno della quale sono raccolti diversi frammenti di olle in ceramica da cucina (I-II sec. d.C.), colli di anfore “Dressel 6” (I-II sec. d.C.) e di produzione egea (III-IV sec. d.C.), olpi, coppe e patere in ceramica sigillata nord-italica (I-II sec. d.C.) e africana (IV sec. d.C.), elementi fittili forati per condutture idriche, tessere di un tessellato pavimentale, una cornice architettonica decorata con modanature (I-II sec. d.C.), un mattone fittile dal profilo arcuato per la canna di un pozzo (I-II sec. d.C.), una stadera in bronzo con asta graduata (I-II sec. d.C.), pesi in piombo per reti da pesca e per bilancia, mortai in pietra calcarea e un frammento di edicola funeraria con iscrizione (I sec. d.C.).


Accesso

Tipo di Accesso: Negli orari di apertura

Biglietto: Si

Prezzo: Intero 3,00 €; Ridotto (16-18 anni e over 60 anni) 2,00 €; Scolaresche (6-16 anni) 1,00 €.

Accesso per le Scuole

Accessibilità Disabili

Orari

Giorni di Apertura
Orario Quando Specifiche
Estivo Martedì 09.00 – 12.30 (Solo scolaresche) e 16.00 – 19.00 (Pubblico).
Estivo Mercoledì 09.00 – 12.30 (Solo scolaresche) e 16.00 – 19.00 (Pubblico).
Estivo Giovedì 09.00 – 12.30 (Solo scolaresche) e 16.00 – 19.00 (Pubblico)
Estivo Venerdì 09.00 – 12.30 (Solo scolaresche) e 16.00 – 19.00 (Pubblico)
Estivo Sabato 09.00 – 12.30 (Solo scolaresche) e 16.00 – 19.00 (Pubblico)
Estivo Domenica 09.00 – 12.00
Invernale Martedì 09.00 – 12.30 (Solo scolaresche) e 15.00 – 18.00 (Pubblico)
Invernale Mercoledì 09.00 – 12.30 (Solo scolaresche) e 15.00 – 18.00 (Pubblico)
Invernale Giovedì 09.00 – 12.30 (Solo scolaresche) e 15.00 – 18.00 (Pubblico)
Invernale Venerdì 09.00 – 12.30 (Solo scolaresche) e 15.00 – 18.00 (Pubblico)
Invernale Sabato 09.00 – 12.30 (Solo scolaresche) e 15.00 – 18.00 (Pubblico)
Invernale Domenica 09.00 – 12.00

Orario Estivo: luglio e agosto.

Tempo suggerito per la visita (in minuti): 40

Servizi per l’utenza

Servizi igienici

Parcheggio

Bookshop

Punti di sosta

Servizi didattici

Guide a stampa
Brochure
Italiano e Tedesco.

Pannellistica
Italiano e Tedesco.

Didascalie delle opere
Italiano.

Postazioni informatiche

Supporti informativi multilingue: Tedesco
Pannellitica fissa e Guida a stampa.

Visite guidate

Attività didattiche

Laboratorio didattico

Biblioteca/Centro di Documentazione

Spazi per altre attività
Sala conferenze.


Bibliografia di riferimento

Casagrande D., Guida generale del Museo della Bonifica, Musile di Piave 2003, pp. 17-31.


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