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Scheda itinerario
Archeologia nella Laguna veneta – I
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Itinerario di tipo: Areale
Presentazione
La fascia del Veneto affacciata sull’Adriatico – denominata da Plinio il Vecchio "Venetia marittima" – è occupata nella porzione centrale da un’ampia area di lagune (la cui estensione subì numerose variazioni nel corso dei secoli), teatro di intensa frequentazione e insediamenti sin da epoca molto antica. Le zone paralagunari e le isole delle lagune, infatti, si trovavano protette dalle acque e situate lungo le rotte commerciali tra l’Adriatico e l’entroterra, e grazie al continuo ricambio idraulico godevano di una eccezionale salubrità. L’ampia frequentazione di queste aree è dimostrata dall’eccezionale ritrovamento di ceramica micenea e di manufatti di svariata provenienza (ionica, attica, corinzia, ionico-etrusca, egizia, greco-orientale, campana, apula, etc.) esposti al Museo Provinciale di Torcello. Il percorso conduce inoltre alla conoscenza delle evidenze di età romana presenti nel comparto settentrionale della laguna veneta, costituite, oltre che dai notevoli materiali (ceramici, vitrei, scultorei) conservati a Torcello, dallo splendido comprensorio altinate, con la visita dei resti della città e del Museo annesso.
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Tappe del percorso
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NOTE LOGISTICHE
Tempi: Il percorso dura una giornata, con spostamenti in vaporetto da Punta Sabbioni a Torcello e in auto da Punta Sabbioni ad Altino
Distanza: 45 km
Informazioni relative al percorso: per raggiungere Torcello, lasciare l’auto a Punta Sabbioni e prendere il vaporetto Punta Sabbioni Treporti – Burano – Torcello. Rientrare quindi a Punta Sabbioni, prendere l’auto e seguire le indicazioni per Jesolo e Caposile; proseguire sulla SP 43 fino a Carafia, quindi la SS 14 fino ad Altino.
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